IHP scrive ai Ministri Alfano e Fazio e al Sottosegretario Martini: la legge maltrattamenti è di fatto inapplicata, se non si danno le giuste risorse alle associazioni
12 maggio 2011
Con lettere indirizzate al Ministro della Giustizia Angelino Alfano, al Ministro della Salute Ferruccio Fazio, al Sottosegretario di Stato al Ministero della Salute Francesca Martini e al Direttore Generale della Sanità Animale e del Farmaco Veterinario Gaetana Ferri, Italian Horse Protection ha rivolto un appello affinché si faccia chiarezza sui fondi destinati ai centri di recupero degli animali maltrattati e sui rimborsi spese che le Procure dovrebbero garantire quando gli stessi animali sono posti sotto sequestro giudiziario.
IHP, unico centro di recupero in Italia per equini maltrattati, spiega che per i 37 equini ricevuti in qualità di custode giudiziario a seguito di sequestro preventivo per il reato di maltrattamento, a partire dall'aprile 2008 ad oggi, ha speso la somma di € 30.890,72 in cibo, veterinari e medicinali. A fronte di tale cifra, ha sinora ricevuto rimborsi per soli € 8.726,63 dalle Procure interessate (e solo dopo aver inviato innumerevoli solleciti e aver incaricato addirittura un legale).
Al di là delle singole operazioni di sequestro, più in generale la legge 189 del 2004 prevedeva l'istituzione di un apposito fondo, alimentato dalle sanzioni pecuniarie previste dalla stessa legge e distribuito alle associazioni iscritte nell'elenco del Ministero della Salute. All'inizio del 2010 scoprimmo che dopo sei anni dall'approvazione della legge il fondo non era ancora stato istituito. Finalmente a maggio 2010, dopo svariati solleciti, il Ministero ci ha comunicato la sua attivazione, preannunciando per novembre la ripartizione alle associazioni delle eventuali somme. Ma da allora non abbiamo più ricevuto alcuna risposta, nonostante altre lettere inviate.
In tali condizioni è evidente il rischio che la legge maltrattamenti si trovi nei fatti non applicata per carenza di risorse e soprattutto per carenza di un coordinamento vero tra i soggetti interessati alla salvaguardia del benessere degli animali (Ministeri, Procure, Organi di Polizia, associazioni): difatti IHP ad oggi si trova impossibilitata ad accogliere altri animali maltrattati, non avendo le risorse economiche per far fronte alle spese di mantenimento e cura.


Con lettere indirizzate al Ministro della Giustizia Angelino Alfano, al Ministro della Salute Ferruccio Fazio, al Sottosegretario di Stato al Ministero della Salute Francesca Martini e al Direttore Generale della Sanità Animale e del Farmaco Veterinario Gaetana Ferri, Italian Horse Protection ha rivolto un appello affinché si faccia chiarezza sui fondi destinati ai centri di recupero degli animali maltrattati e sui rimborsi spese che le Procure dovrebbero garantire quando gli stessi animali sono posti sotto sequestro giudiziario.
IHP, unico centro di recupero in Italia per equini maltrattati, spiega che per i 37 equini ricevuti in qualità di custode giudiziario a seguito di sequestro preventivo per il reato di maltrattamento, a partire dall'aprile 2008 ad oggi, ha speso la somma di € 30.890,72 in cibo, veterinari e medicinali. A fronte di tale cifra, ha sinora ricevuto rimborsi per soli € 8.726,63 dalle Procure interessate (e solo dopo aver inviato innumerevoli solleciti e aver incaricato addirittura un legale).
Al di là delle singole operazioni di sequestro, più in generale la legge 189 del 2004 prevedeva l'istituzione di un apposito fondo, alimentato dalle sanzioni pecuniarie previste dalla stessa legge e distribuito alle associazioni iscritte nell'elenco del Ministero della Salute. All'inizio del 2010 scoprimmo che dopo sei anni dall'approvazione della legge il fondo non era ancora stato istituito. Finalmente a maggio 2010, dopo svariati solleciti, il Ministero ci ha comunicato la sua attivazione, preannunciando per novembre la ripartizione alle associazioni delle eventuali somme. Ma da allora non abbiamo più ricevuto alcuna risposta, nonostante altre lettere inviate.
In tali condizioni è evidente il rischio che la legge maltrattamenti si trovi nei fatti non applicata per carenza di risorse e soprattutto per carenza di un coordinamento vero tra i soggetti interessati alla salvaguardia del benessere degli animali (Ministeri, Procure, Organi di Polizia, associazioni): difatti IHP ad oggi si trova impossibilitata ad accogliere altri animali maltrattati, non avendo le risorse economiche per far fronte alle spese di mantenimento e cura.
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